Indietro nel tempo sui sentieri che conducevano alla macinatura tra Piedicava, e Cervara.
Anello del Mulino
“Nei pressi del borgo di Piedicava sorge un mulino dal 1504. Le acque dei torrenti muovono le pale in legno sagomate a mano che mettono in movimento le mole in pietra del mulino (…) servivano a trasformare il raccolto di un anno di duro lavoro nei campi, in farina e quindi in pane”. Immaginate di seguire i muli carichi di cereali insieme ai loro padroni lungo questi sentieri.
Raggiungete la Frazione di Piedicava ed incamminatevi sulla stradina in discesa costeggiata da querce secolari decorate da edere rampicanti.
Oltrepassate la piccola Chiesa della Madonna della neve dove si narra che un soldato ferito abbia trovato guarigione immergendosi nelle fredde acque che scorrono accanto.
Poco più avanti sarete arrivati in una radura ed al mulino, oltrepassate il guado, costeggiate il prato detto prato della “Skrella”.
Prendete la strada che procede verso monte e arrivate al famoso incrocio della “ quercia secca” di qui potete decidere se andare verso Ponte d’Arli o salire verso Cervara.
Salite, arrivate a Cervara attraversando vari boschi di querce. Arrivate al paese dove potete fare un giro tra le sue piccole “ruette” o potete affacciarvi sul belvedere che si sporge sulla vallata sottostante. Ripartite in direzione Arola andando verso l’antica fonte e il più recente lavatoio. Proseguite fino ad arrivare ad Arola, giunti sulla provinciale scendete verso destra e dopo poco imboccate nuovamente il sentiero che scende a destra. Arrivate a Piedicava in circa mezz’ora. L’itinerario che si sviluppa ad anello vi porta alla scoperta di tre frazioni e attraversando boschi e prati.