Arrivate alla frazione di Ponte d’Arli, concedetevi un po’ di tempo per visitare il Borgo e soprattutto il suo imponente Ponte costruito tra 1572/80 a sostituzione di quello crollato più a valle durante la piena si San Giovanni.
Dal corso principale attraversate il ponte e la strada Salaria. Vi troverete alla partenza del sentiero come indicato dalle frecce.
Percorrete un breve tratto di strada bianca che lascerete dopo poco a favore di una stradina che sale sulla sinistra e si posiziona sotto la parete rocciosa del versante sinistro.
Continuate a salire, attraversate più volte la strada che conduce alla cava posta qualche centinaio di metri a monte, per poi inoltrarvi su un sentiero che si inoltra nel sottobosco. Sbucate su una radura e al borgo di Palazzaccio, posto su un’amena spianata baciata dal sole, composto da alcune case in bianco travertino estratto dalla sottostante cava, non più abitate, che mantengono l’antico fascino. Da qui potete scegliere se andare verso il mulino di Piedicava oppure continuare a salire verso Cervara.
Andate a destra, lungo un ampio sentiero, affiancate un casolare diroccato e attraversate una geometrica pineta.
Dopo un po’ iniziate a scendere e arrivate alla “quercia secca” (imponente albero di quercia ormai secco) visibile dalla vallata di fronte, unico riferimento in mezzo a un mare di alberi verdi.
Qui incontrate il sentiero che scende da Cervara, proseguite sulla strada, arrivate al prato della Skrella, continuate a scendere, attraversate il guado, e siete arrivati al mulino.
Da qui potete: tornare indietro, salire a Piedicava e proseguire verso Paggese oppure prendere il sentiero verso Arola.