A spasso ai confini della Laga tra Cagnano | Case Rotili | Le Piane | Pizzo Murello
Cagnano | Case Rotili | Le Piane | Pizzo Murello
Se avete voglia di camminare e alternare spazi aperti e panoramici a bosco, questo itinerario fa per voi.
Una delle caratteristiche è quella di essere per metà dentro al Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e metà fuori, (la delimitazione è segnalata dai pali con targa e logo), vi accorgerete che in alcuni punti è proprio il sentiero ad essere confine.
Istituito nel 1991, il Parco è la terza riserva naturale protetta più grande d’Italia per estensione territoriale. Siamo in uno dei sei distretti : La Via del Sale, antica via romano-picena.
Raggiungete il piccolo Borgo di Cagnano (490 m circa), situato su uno sperone di roccia sopra l’abitato di Acquasanta Terme, probabilmente risalente a prima dell’anno mille.
Seguite le frecce segnavia. Nella prima fase il sentiero si inerpica verso Costa Straccione, incontra la strada che sale da Contrada Lago e Pomaro nei pressi di una radura e rientra nel bosco.
Proseguendo troverete i resti di un antico fontanile pubblico, ormai prosciugato, segni di antropizzazione a ridosso del rudere di un’abitazione dismessa da decine di anni.
Il tracciato resta sempre ben evidente grazie anche al lavoro di un’associazione locale. Per alcuni tratti il nostro anello coincide con il “ Sentiero del Tasso”.
Continuate la salita e attraversate la provinciale che scende dal Valico di San Paolo per arrivare in una delle pinete piantate in tempi relativamente recenti. Godetevi il panorama sul territorio circostante.
Riprendete il sentiero e iniziate a scendere verso Case Rotili, un gruppo di case abitate dalle famiglie Rotili, arrivate qui da Roma a inizi ‘900 per sfuggire all’epidemia di Spagnola.
Seguite le frecce e proseguite verso destra, da qui per un buon tratto la strada diventa una pista percorsa anche da mezzi che raggiungono i castagneti.
Dopo un paio di saliscendi arrivate all’acquedotto delle Tinnole, dove potrete riempire le borracce e sedervi al fresco sulle panchine in legno appositamente realizzate. L’acqua che sgorga qui dal 1913 ha servito le fontane di Acquasanta Terme fino all’arrivo dell’acquedotto pubblico.
Ripartite e, oltrepassando la fonte di Sant’Amico che fuoriesce dalla fessura di una roccia, risalite su una bellissima piana dove è facile trovare qualche gregge al pascolo.
Dopo breve arrivate ad un quadrivio, dove potete scegliere: a destra Arola e San Gregorio, al centro Valledacqua e Paggese, a sinistra per chiudere l’anello e andare verso Cagnano e Acquasanta.
Il sentiero prosegue per un buon tratto su una piana con alcuni scorci molto suggestivi verso la vallata sottostante e iniziano a vedersi delle abitazioni.
Arrivate a Pizzo Murello e scendete giù fino a Cagnano a chiudere l’anello.